Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Storia sentimentale dell'astronomia

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Piero Bianucci 50 occorrenze

Storia sentimentale dell'astronomia

La retina è una parte del cervello che si è modificata per essere sensibile alla luce. Ha una superficie di sei centimetri quadrati ed è composta da

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La traslazione del 1737 dalla sacrestia alla navata centrale della chiesa non fu una riconciliazione tra Curia e scienza. Fu anzi un messaggio

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Recente è la scoperta di un terzo tipo di recettori sensibili alla luce: le cellule gangliari, reliquia di un sistema visivo primitivo, sviluppato

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della luce, parafrasando una frase che risaliva alla Scuola medievale di Chartres: scrisse la celebre frase “Se ho visto più lontano, è perché sono

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’Osservatorio e poi ridisegnato e pubblicato nel 1696. Contribuì anche alla Carta di Francia per la quale Picard aveva introdotto il metodo delle

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che era di enorme portata per la fisica. Si accontentò di inserire nelle effemeridi correzioni empiriche per compensare le differenze dovute alla

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tempi recenti, alla trisomia del cromosoma 13.

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partecipato con Jean-Baptiste Délambre (1749-1822) alla misura dell’arco di meridiano tra Dunkerque e Barcellona che porterà alla definizione del metro (ma

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A Bath Hershel lesse le opere di Newton e presto si fece notare come astronomo dilettante da William Watson, scienziato iscritto alla Royal Society

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avere la forma di una “macina da mulino”, un grande disco appiattito, conclusione abbastanza vicina alla realtà. Sbagliò invece nel ritenere che il Sole

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I contributi di William Hershel all’astronomia non si limitarono alle lunghe notti passate alla diaccio. Sia pure in modo diverso, e benché

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Alla storia politica e collettiva si aggiunge una storia umana e privata: Méchain, timido e riservato, nel rilevare il tratto di Meridiana in terra

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: da un amore clandestino intorno al 1770 ebbe la figlia Marie Jeanne, alla quale darà come sposo il proprio nipote. Nel 1779 incontrò madame de Pierry

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La scalata alla distanza del Sole dall’antichità ai nostri giorni

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Nelle intenzioni del padre Lagrange doveva diventare avvocato: enfant prodige, a 14 anni si trovò iscritto alla facoltà di legge dell’Università di

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Morì nel 1827. Il suo nome rimane legato alla “teoria di Kant e Laplace” secondo la quale il sistema solare nacque dal collasso di una nebulosa in

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specializza in chimica alla scuola di Louis Joseph Gay-Lussac, celebre per la legge che lega il volume dei gas alla loro temperatura (in realtà formulata

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e nel 1873 Le Verrier, assetato di vendetta, torna alla direzione, che terrà fino alla morte (1877).

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Entrambe le astronomie erano considerate servizi di stato di vitale importanza sulla base di una concezione astrologica rovesciata rispetto alla

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A Collurania Cerulli, dopo pazienti osservazioni di Marte, giunse alla sua idea di “proiezione e interpretazione psicologica” come meccanismo

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nel 1792 è volontario nell’armata rivoluzionaria, poi si trasferisce a Nizza, si sposa e nel 1796 la moglie Agnés Roméro mette alla luce il piccolo

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Grazie alla sua luminosità, il Sole fu il primo soggetto astronomico a dare risultati scientificamente interessanti. Dopo alcune immagini riprese nel

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vetri scuri di diversi colori per osservare il Sole senza danni alla vista, e così si accorse che la sensazione del calore non era proporzionale alla

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insegnato filologia a Roma e fisica a Loreto. Con i moti rivoluzionari del 1848 che portarono alla Repubblica Romana, la Compagnia fondata da Ignazio di

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All’ex merciaio Huggins siamo debitori della dimostrazione che, oltre alla nebulosa di Orione, anche una nebulosa nella costellazione del Drago è

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I primi astrofisici dovettero affrontare il problema di distinguere le righe spettrali appartenenti al Sole, alle stelle e alla luce riflessa dai

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poche stelle tutte concentrate nella Piccola Nube di Magellano, e quindi presumibilmente all’incirca alla stessa distanza da noi (oggi sappiamo che le

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stella era rappresentata da un punto corrispondente alla sua temperatura di colore (in ascissa, con scala lineare) e alla sua luminosità (in ordinata

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in cui egli suppone che la Terra si muova ha alla distanza delle stelle fisse lo stesso rapporto che il centro della sfera ha alla sua superficie

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Dal 1934 alla fine dei suoi giorni, avvenuta nel 1956 per aneurisma dell’aorta addominale, Einstein abitò a Princeton e lavorò presso il famoso

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inseguendolo alla sua stessa velocità?

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Einstein ne aveva in mente altre due. Stando alla sua teoria, la massa del Sole avrebbe dovuto agire sulla luce emessa dalla stella spostandola verso

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I calcoli risultarono invece più incoraggianti per la deviazione dei raggi luminosi in transito vicino alla massa solare. La deflessione prevista si

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. Dopo vari tentativi falliti, nel 1915 con l’aiuto del matematico italiano Gregorio Ricci Curbastro giunse alla soluzione: la precessione residua si

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Lo studio sempre più accurato della radiazione fossile, pari a quella di un corpo nero alla temperatura di 2,725 Kelvin, ha insegnato molte cose sull

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Steinhardt. Il concetto di fondo è che da 10 alla meno 36 secondi fino a 10 alla meno 33 secondi dopo il Big Bang, quando il campo di Higgs non esisteva

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abbastanza a lungo per assistere con dolore e rabbia alla retrocessione dell’oggetto celeste che aveva scoperto. Morì a novant’anni il 17 gennaio

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per seguire il lancio di razzi alla base di White Sands (New Mexico). Al rientro nella vita civile divenne professore all’Università statale del New

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chimici di cui noi stessi siamo fatti: carbonio, ossigeno, ferro e gli altri che alla nascita dell’universo non esistevano. Invece ha rischiato di passare

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Nel 1937 propose di usare gli ammassi di galassie come lenti gravitazionali. Sembrò una follia. Neppure Einstein credeva alla possibilità di

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è molto bassa. Equivale a 10 alla meno 29 grammi per centimetro cubo. Per darne un’idea, l’energia oscura contenuta in un km cubo corrisponde all

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SETI: alla ricerca di E.T.

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Drake ha superato gli ottant’anni con qualche acciacco ma senza rinunciare alla speranza di imbattersi in un bip-bip alieno. Nel 2010 se n’è andato a

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Philip Morrison, co-firmatario della storica lettera a “Nature”, se n’è andato il 26 aprile 2005. Aveva novant’anni e aveva lavorato alla bomba

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abbia ragione, proprio a questa fonte indiretta e compilativa si dovrebbe la straordinaria modernità della cosmologia sottesa alla Divina Commedia che di

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A Ferrara studiò astronomia alla scuola di Domenico Maria Novara, con il quale eseguì le sue prime osservazioni astronomiche nel 1497. Rimase

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Frate domenicano nato a Nola nel 1548, Giordano Bruno non fu il primo a immaginare altri pianeti simili alla Terra. Ci avevano già pensato filosofi

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rassicurante che anche l’astrologia medica sia tramontata da un pezzo, benché sopravviva pallidamente nell’oroscopo alla voce “Salute”, accanto ad “Amore

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, diventò fonte di informazioni utili alla sopravvivenza, mentre il cielo notturno, con le luci enigmatiche delle stelle e la mutevole Luna, rimase a

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>Concettualmente l’aspetto più affascinante del Somnium> è ancora una volta il ribaltamento del punto di vista che ci propone. Alla nota 146 leggiamo

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